L’uomo è stato denunciato dalla Polizia di Stato
Sabato scorso una coppia di cittadini italiani si è recata presso un comprooro di via Reiss Romoli e ha chiesto la valutazione di alcuni gioielli al dipendente presente nel negozio. Questi, come prima cosa, faceva firmare alla coppia un foglio in bianco, asserendo trattarsi della dichiarazione di legale provenienza e l’autorizzazione per la privacy. Avuta la stima dei preziosi, i coniugi decidevano che non conveniva loro concludere l’affare in quanto presso un altro negozio era stata effettuata una valutazione superiore di 150 €.
Pertanto, chiedevano la restituzione dei preziosi. Il dipendente, però, li informava che ormai avevano firmato e si sarebbe proceduto con la compravendita. Iniziava a preparare infatti un assegno postale dell’importo di 850 € e, noncurante delle vibrate rimostranze fatte dalla controparte, a scrivere sul registro il passaggio dei preziosi. Pertanto, la coppia contattava il 112 NUE, che inviava sul posto personale della Squadra Volante.
Gli agenti sequestravano a carico del comprooro l’assegno già compilato, l’atto di vendita con relativa ricevuta, la fotocopia del registro acquisti; l’uomo, un trentunenne italiano, è stato denunciato per truffa.