Pentiti dicono stop ai tatuaggi: si pentono soprattutto le donne
È curioso quanto sta accadendo, negli ultimi giorni, a molte persone tatuate: sembra quasi l’avverarsi di quella profezia di mamme e nonne contrarie all’inchiostro indelebile sulla pelle, quelle che spesso sono solite ripetere ai propri figli frasi di condanna dell’uso dei tatuaggi ed avvertimenti che sanno tanto di ultimatum come “Un giorno ti pentirai di averlo fatto”.
La recente ricerca scientifica portata avanti da Quanta System Observatory su persone di età compresa tra i 18 ed i 60 anni parla chiaro: molte persone, al giorno d’oggi, si pentono di aver ricorso al tatuaggio per imprimere sulla loro pelle un ricordo o un momento particolare della loro vita, ed il 25% di essi vorrebbe cancellare del tutto il tatuaggio.
Più suscettibili al pentimento sono le donne (54% degli intervistati), spesso pentite per la fine di un rapporto d’amore o di un’amicizia.