La TV oggi offre tante alternative con le possibilità via cavo, in streaming ed on demand. Per quei pochi che non fossero ancora dotati di questi mezzi, c’è sempre la cara vecchia TV, con i suoi personaggi di sempre, i quiz ed i programmi. È vero che in certi periodi, come l’estate, la programmazione sia parecchio noiosa ma in periodi come questo, invece, offre davvero ottimi programmi e film da guardare al calduccio e sul divano. Per esempio consultando i programmi stasera in TV, su Rai2, potrai rivivere le emozioni di un tempo con Ultimo Tango a Parigi, diretto da Bernardo Bertolucci nel 1972.
La trama di Ultimo Tango a Parigi
Nel cast di Ultimo Tango a Parigi figurano Marlon Brando, Maria Schneider, Maria Vichi e Massimo Grotti. Si ambienta per l’appunto a Parigi, in una versione cupa degli anni settanta. La trama rievoca la storia di un uomo malandato di mezza età, depresso e annichilito che incontra una donna giovanissima con la quale consuma un improvviso e passionale rapporto. Questo è l’evento che dà il via ad una relazione insolita, strana e surreale fatta di solo sesso e null’altro. I due, infatti, non conoscono nulla della vita dell’altro, nomi inclusi. Trovano nel sesso con lo sconosciuto l’unica valvola di sfogo per sfuggire al conformismo della città che li circonda. La relazione andrà avanti fino a culminare in tragedia.
La critica, le censure ed il processo
Ultimo Tango a Parigi è il film che ha reso celebre il regista Bertolucci a cui seguirono Prima della Rivoluzione ed il Conformista. Fu una pellicola davvero molto discussa dato che è considerato ancora oggi un grande classico del cinema dell’eros. Lo scandalo che suscitò deriva proprio dalla numerosità di scene erotiche presenti nel film che furono presto censurate. L’esito della faccenda fu ancora più grave dato che contro il regista fu avviato un procedimento penale con condanna al rogo del film. Siamo durante gli anni dell’evoluzione dei diritti civili, in un momento in cui le donne ancora non riescono a far valere il proprio diritto all’aborto o al divorzio. Ma sono anche anni di grandi cambiamenti per cui, presto, il regista sarà “perdonato”.
La riabilitazione del film
Nonostante le censure il film divenne il secondo per incassi durante gli anni 1972-73 in Italia. Quando il film fu riabilitato dalla censura, nel 1987, divenne il più grande incasso della storia con 87 miliardi di lire. Il record di questo film fu battuto solo da La Vita è Bella di Benigni nel 1997. Quindi nonostante l’imponente censura, o grazie ad essa, il film divenne un cult storico e fu insignito di numerosi riconoscimenti. È considerato, infatti, il secondo film di successo in Italia per record di biglietti venduti (oltre quindici milioni) e al tempo stesso è al quarantottesimo posto tra i cento migliori film sentimentali della storia stando all’autorevole parere dell’American Film Institute. Nel 2018 il film tornò in sala rieditato in 4k ed in lingua originale. È stata opera della Cineteca Nazionale con la direzione di Vittorio Storato e Federico Savina alla presenza di Bertolucci.