Emozioni a non finire in questi giorni! Già, perchè l’ultima giornata di serie A ha evidenziato pregi e difetti delle squadre che, fino a qualche mese fa, lottavano per la vittoria del campionato 2014/2015. Ebbene si: stiamo parlando della Roma e della Juventus. Facciamo, quindi, il punto della situazione.
Iniziamo proprio dalla Juventus: la squadra di Allegri deve far fronte ad un’emergenza interna che non ha precedenti. Il tecnico bianconero, a questo proposito, è già stato messo sul banco degli imputati, e la sua panchina è sempre più a rischio.
Secondo alcune indiscrezioni, Allegri nel mese di Ottobre dovrà riuscire a dare una scrollata ai suoi giocatori. L’alternativa non è delle più allettanti: l’esonero dalla panchina bianconera, e la sostituzione con due grandi allenatori, ovvero Montella e Capello.
In fondo, i numeri parlano chiaro: in 6 partite, mister Allegri ha portato a casa una sola vittoria, 2 pareggi e ben 3 sconfitte. Anche le reti non giocano a favore dell’allenatore: 7 goal subiti e solo 6 effettuati. In totale, la Juventus galleggia a pelo con i suoi 5 punti. Certo è che siamo solo all’inizio del campionato, ma le premesse non sono certo delle più incoraggianti.
Problemi diversi, invece, per la Roma: Rudi Garcia, lentamente, sta convincendo i tifosi. Eppure, nonostante la scorsa vittoria (schiacciante) contro il Carpi, per 5 reti a 1, il tecnico deve affrontare un’altra emergenza, ovvero quella dell’infermeria.
Già, perchè Francesco Totti, Dzeko e Seydou Keita resteranno fuori per un po’ di tempo. I primi due giocatori, infatti, hanno un risentimento muscolare alla coscia destra: entrambi verranno sottoposti a nuovi esami strumentali tra una decina di giorni.
La situazione si complicata con Seydou Keita: il giocatore, durante la partita, si è infortunato al ginocchio. Per lui si parla di uno stop più lungo, probabilmente vicino alle tre o quattro settimane. Insomma, la sensazione che si assapora in queste ore è che le squadre che lo scorso anno lottavano per la vittoria del campionato, quest’anno si ritrovano a lottare per ben’altro: la salvezza dei propri giocatori!