Pupilla grande e intelligenza: il legame scoperto dal Georgia Institute of Technology
Una recente ricerca effettuata sulla grandezza della pupilla dell’occhio sembra dimostrare che, in presenza di una dimensione abbastanza elevata di quest’ultima, vi sia una conclamata predisposizione all’apprendimento e, forse, anche una maggiore intelligenza. Secondo i recenti studi effettuati in materia, infatti, emerge una possibile corrispondenza tra pupilla e cervello, secondo la quale più grande è la pupilla dell’occhio, maggiori sono le possibilità che la persona sia più intelligente o comunque più predisposta ad apprendere meglio, ad avere una migliore memoria di lavoro ed una più elevata intelligenza fluida.
A sostenerlo è il Georgia Institute of Technology che ha cercato di spiegare, quindi, il collegamento tra una maggiore estensione della pupilla ed una maggiore predisposizione ad un quoziente intellettivo più elevato. I risultati di questa ricerca – effettuata su un campione di ragazzi, i quali sono stati “analizzati” attraverso la dimensione della pupilla e la loro capacità di risposta ai problemi più semplici – sono stati resi poi noti sulla rivista Cognitive Psychology. Spesso, addirittura, l’intelligenza dimostrata dalle persone con pupilla più grande della media è dimostrata anche in assenza di conoscenze specifiche: una sorta di miglior predisposizione al ragionamento logico, che rende queste persone più propense ad avere un quoziente intellettivo elevato.