Nel dettaglio, l’intesa ha previsto che nei grandi centri urbani la posta possa essere recapitata più volte al giorno, anche di pomeriggio e di sabato, mentre nei piccoli centri i recapiti saranno a giorni alterni. In maniera ancora più specifica, la posta ordinaria sarà consegnata dal lunedì al venerdì mentre quella prioritaria e i pacchi anche fino al sabato mattina nelle aree ad alta densità postale.
“Il nuovo modello di recapito – spiega una nota dell’azienda – introduce un assetto organizzativo che individua tre aree differenziate per intensità di volumi postali e con una specifica modalità di servizio”.
L’accordo precisa altresì che per le aree metropolitane con elevata densità postale è prevista la creazione di una rete dedicata al recapito al destinatario. In tali zone la posta potrà essere consegnata anche più volte al giorno, di pomeriggio e anche il sabato. Nei capoluoghi di provincia e nelle aree extraurbane non regolate il servizio di recapito sarà svolto a giorni alterni con la creazione di una articolazione addizionale che assicurerà prevalentemente il recapito quotidiano di alcuni prodotti. Infine, le aree extraurbane e regolate includono circa 5.300 comuni in cui il recapito sarà eseguito a giorni alterni.
“L’intesa – conclude la nota – affronta anche il tema delle ricadute occupazionali legate all’aumento di efficienza, qualità e innovazione del servizio. Poste si è impegnata a non ricorrere alle procedure di licenziamento collettivo”.
Dunque, la posta non sarà consegnata in maniera omogenea in tutto il territorio nazionale, ma seguirà una lista di priorità e di frequenza differente a seconda delle zone di riferimento.