Il lockdown forzato dovuto alla pandemia di Covid-19, ha avuto anche effetti positivi (pochi).
Uno di questi ha riguardato la vendita all’ingrosso e al dettaglio delle famose mele prodotte nel cuneese.
Infatti secondo i dati forniti e pubblicati direttamente da Coldiretti, la vendita del frutto salutare per eccellenza ha subito un aumento del 18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Per la precisione, basandosi sui dati Assomela, Coldiretti ha spiegato anche che le riserve nazionali scese a 556.714 tonnellate.
Questi dati lasciano ben sperare per le liquidazioni 2019 e il nuovo raccolto 2020, in dubbio fino all’ultimo secondo causa Coronavirus.
Questo dato è anche facilmente spiegabile: durante le settimane di emergenza sanitaria e sociale si è diffusa tra tutti gli italiani la tendenza a preferire prodotti con una maggiore durata, facili da conservare senza impegno, ma soprattutto ricchi di proprietà nutrizionali e anche con molteplici possibilità di utilizzo in cucina, anche in ricette semplici.
Tutte queste caratteristiche sono perfettamente incarnate dalle mele, soprattutto da quelle coltivate nel cuneese.
Infatti, la Mela Rossa Cuneo IGP, è una delle migliore qualità italiane e sta assistendo da anni a una crescita di molti impianti di melo, con una superficie dedicata al melo di 5.500 ettari (con un incremento di 14% in quattro anni).
Ad analizzare questi dati ci ha pensato poi il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo dichiarando: “Le mele cuneesi sono molto apprezzate anche all’ estero, basta prendere in esempio il mercato indiano che richiede in genere le Gala e le Red Delicious, che sono i gruppi varietali più importanti per gli impianti agricoli cuneesi di meli. Anche i Paesi arabi però sono grandi consumatori delle nostre mele”
Come sempre quindi, anche nei momenti di difficoltà, il Made in Italy continua a comandare il mercato mondiale.