Manca proprio poco all’esodo di massa. Quello, per intenderci, dove le famiglie italiane partono cariche e piene di buoni propositi. Soprattutto le mamme italiane: vediamo, quindi, quali sono le difficoltà più evidenti di una classica mamma nostrana.
Dopo essere giunta a destinazione, la matriarca deve ovviamente pensare a disfare i bagagli e a ritirare i mille vestiti portati per l’occasione. Una volta giunta in spiaggia, però, inizia la parte più consistente della vacanza. Ebbene si: le madri italiane sono molto apprensive. Anche se hanno un solo figlio da curare.
Il piccoletto di turno, dopo un anno passato a sognare la spiaggia, una volta giunto è costretto ad aspettare almeno un’ora per poter entrare in acqua a giocare. Si sa, dopo la colazione è pericoloso fare il bagno. Eppure, dopo l’ora X scatta anche un altro appuntamento, ovvero l’ora della merenda.
La domanda, quindi, è lecita: quando il piccolo potrà fare il bagnetto? Forse nel pomeriggio, ma non dopo mangiato (anche qui è sempre pericoloso per via della digestione in corso), e nemmeno dopo le due ore canoniche (scatta il momento della merenda). Il piccolo, forse, riuscirà a fare il suo amato bagno (rigorosamente vicino alla mamma) verso sera, e poco prima di andare a casa.
Ma anche le mamme “estere” sono come noi? Secondo una recente ricerca, quelle francesi sono molto meno apprensive e più accomodanti: queste si presentano in spiaggia con 3-4 bambini, e una volta indossati gli amati braccioli, non si fanno più scrupoli. I bambini, quindi, possono giocare liberamente in acqua.
Le madri nordiche, poi, sono ancora più “libertine”: i bambini, sapientemente incremati per via della pelle chiara, vengono lasciati ai loro giochi acquatici senza essere mai disturbati.
Insomma, solo le madri italiane riescono a stressarsi anche in vacanza? Sembra proprio di sì, ma a questo punto la domanda è quasi d’obbligo: le mamme riusciranno mai a godersi una vacanza senza pensieri?