Devono essere invece attentamente valutate, perché un allenamento abbia l’efficacia che si è descritta, la sua intensità, ogni fase dell’allenamento si deve caratterizzare per un lieve sovraccarico dello sforzo rispetto a quello della fase precedente; la sua durata, l’organismo deve essere in grado di sostenere lo sforzo richiesto da un esercizio per un tempo che aumenta progressivamente, fino a superare il tempo necessario per sostenere lo sforzo richiesto dalla prestazione sportiva alla quale ci si allena; la suo. frequenza, l’allenamento deve essere sostenuto in modo che sui vantaggi ottenuti in una certa fase si possa fare sicuro affidamento alla fase successiva. Si precisa così il significato etimologico di allenamento: sottoporre l’organismo ad una serie di esercizi ad lenam, finalizzati cioè a far acquistar lena, fiato, che è come dire “il massimo rendimento con il minimo sforzo”. Il rendimento si precisa in rapporto ad alcuni criteri generali di riferimento che nel linguaggio sportivo vengono definiti con termini ormai acquisiti in una certa accezione: la condizione, quella organica, che deve rispondere nell’atleta a requisiti di equilibrio e benessere fisico generale; la forma, quando ad una buona condizione di sommano fattori positivi meno controllabili, spesso di origine psichica, come la capacità di sfruttare con naturalezza ed efficacia le risorse disponibili in un certo momento, scioltezza nell’azione, sentimento di potenza, capacità di controllo della tensione, ecc.; la classe, attitudini e doti naturali per la pratica di un certo sport; lo stile, sintesi di impronta individuale e abilità specifica acquisita in un tipo particolare di prestazione.