Indagini su dinosauri: le ultime analisi sottolineano la necessità di cambiare il modello evolutivo
Oltre 130 anni di studi sui dinosauri, sulla loro evoluzione e sul loro albero genealogico, potrebbero essere messi in crisi: è quanto emerge da ultime ricerche che sono state condotte, proprio in queste ore, da un team di esperti e di ricercatori che lavorano presso l’Università di Cambridge ed il Museo di storia naturale di Londra.
I risultati di questa ricerca sono stati, tra l’altro, resi noti sulla rivista Nature, e sembrano far emergere alcuni dati abbastanza interessanti ma anche un po’ particolari: pare, infatti, che le radici dei dinosauri siano molto più profonde e antiche di quanto non si possa pensare e che, pertanto, gli studi sul loro albero genealogico siano tutti da rifare. Secondo quanto è stato dichiarato dal paleontologo Cristiano Dal Sasso, probabilmente bisognerà cambiare diverse cose che verranno insegnate agli studenti circa l’evoluzione dei dinosauri. Sulla base delle ultime analisi ed indagini effettuate su diversi scheletri fossili, è emerso, infatti, che la classificazione dei dinosauri va rivista, in quanto non corretta.
Bisognerà quindi rivedere l’intero raggruppamento degli animali: da una prima semplificazione, secondo le indagini, il gruppo degli ornitischi ha la sua parentela con i teropodi, mentre i sauropodi vanno classificati insieme agli herrerasauri, i primi carnivori.
Cambia quindi anche la data di “nascita” dei dinosauri, che risalirebbe, secondo i nuovi schemi evolutivi, a 247 milioni di anni fa.