Dopo le alluvioni che hanno devastato in Nord Ovest dell’Italia, le zone più colpite sono state oggetto di visita da vari esponenti politici e non di caratura nazionale.
Tra i volti più noti del momento sicuramente Angelo Borrelli, presidente attuale della Protezione Civile, e il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Roberto Morassut.
A fare da “Cicerone” tra i resti dell’alluvione, ci ha pensato il deputato Dem Enrico Borghi.
Proprio Borghi, che bisogna ricordare come sindaco di Vogogna prima che parlamentare, ha lanciato delle proposte molto interessanti alle 2 personalità presenti sul posto in rappresentanza del Governo.
In poche parole, quello che Borghi ha chiesto a Borrelli e soprattutto al sottosegretario Morassut, è un Decreto di somma urgenza, un Piano di prevenzione e una Legge speciale per il Piemonte.
Ecco le sue parole ufficiali: “Sono stati due giorni molto intensi, per il quali voglio ringraziare sia il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Roberto Morassut. Dobbiamo avere in testa una strategia precisa, non dobbiamo andare a casaccio e non dobbiamo inventare le cose su due piedi, magari comprensibilmente presi dall’emotività del momento.
Provo a dare il mio contributo in tal senso, nella piena consapevolezza che su questo dobbiamo lavorare tutti uniti, senza colori politici“
Dopo la richiesta di Borghi, ufficializzata in queste ore, il Governo è stato chiaro anche sulla Legge Speciale: si farà.
D’altra parte lo scenario piemontese dopo l’alluvione è paragonabile a quello post bellico: ponti caduti, strade distrutte, frane ovunque di interi versanti, abitazioni senza tetti e macerie ovunque.
Borghi ha poi concluso con queste parole: “Possiamo mettere in campo un “modello Piemonte” fatto di sussidiarietà e buon funzionamento della pubblica amministrazione, con Sindaci e amministratori locali appassionati che chiedono solo di essere messi in condizione di operare. Al lavoro. Insieme”