Era praticamente una certezza che la fiducia al Governo draghi ci sarebbe e, infatti, così è stato: 262 sì.
I numeri non sono stati ampi come ci si aspettava, ma comunque il nuovo Governo italiano capeggiato da Mario Draghi, ex Presidente della Banca Centrale Europea, è da oggi attivo ufficialmente.
Tutta la giornata è stata passata in Senato dalla totalità dei Senatori. Durante queste quasi 14 ore, ci sono stati vari discorsi, tra cui quello di Draghi appunto.
Il nuovo Premier ha parlato per 51 minuti, durante i quali ha fatto ben intendere che il suo nuovo Governo sarà attaccato all’Europa e che ogni tentativo di sovranismo verrà respinto.
La votazione, avvenuta intorno alle ore 23, ha visto 262 voti favorevoli e 40 contrari, il resto astenuti.
All’interno del Movimento 5 Stelle, una piccola spaccatura dovuta ai Senatori fedeli a Di Battista. Da qui spiegati i 15 voti contrari arrivati dal Movimento.
Tra questi dissidenti, anche alcuni Parlamentari che inizialmente sembravano propensi all’astensione, ovvero: Nicola Morra e Matteo Mantero.
Pd, Lega, Forza Italia e coloro che hanno creato questa crisi (Italia Viva) hanno votato compatti sì. Mentre Fratelli d’Italia, capeggiati da Giorgia Meloni, hanno votato No.
Da Italia Viva anche alcune frasi che sanno tanto di presa in giro come: “Draghi è il nostro Faraone” oppure “Siamo stati un drappello di visionari“.
Draghi nel suo intervento di 51 minuti tenuto nel mattino ha cercato di soffermarsi il più possibile sul senso di “dovere” e “responsabilità”, facendo così seguito all’ultimo appello di Sergio Mattarella.
Bisogna dire però, che ha anche provato a ridimensionare tutte le lodi di cui lo hanno ricoperto i vari partiti e i commentatori durante queste settimane.
Frase significativa su questo aspetto è stata: “Nessuno fa un passo indietro rispetto alla propria identità. Semmai ne fa uno avanti nel rispondere alle necessità del Paese“