Domenica 19 maggio a Fossano è programmata la bonifica di un ordigno esplosivo rinvenuto all’interno della Caserma “Gen. Dalla Chiesa”. Interverranno gli artificieri del 32° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Alpina Taurinense. Il disinnesco della bomba (500 libbre pari a circa 227 kg) che fu sganciata da un aereo durante un bombardamento avvenuto nel 1944, comporterà alcuni inevitabili disagi a residenti e utenti della strada. La Provincia ha emanato un’ordinanza di chiusura al transito di auto e pedoni a partire dalle 7 di domenica mattina e fino al termine delle operazioni. Sono coinvolte tre strade provinciali: sp 45 Fossano-Salmour al km 1+500; sp 169 tratto Centallo-Fossano al km 3+000; sp 184 tratto Fossano-Villafalletto al km 2+300. Allo stesso tempo la viabilità nei tratti stradali della cintura di Fossano, sia comunali che statali, subirà delle variazioni.
Due le fasce di sicurezza individuate attorno all’area in cui sono previste le operazioni: una zona rossa con un raggio di circa 400 metri e una zona gialla di 1.850 metri. I residenti della prima (zona rossa) dovranno lasciare le proprie abitazioni entro le 7.30 del 19 maggio, mentre gli abitanti della seconda (zona gialla) potranno rimanere all’interno delle proprie case adottando tuttavia alcune precauzioni secondo quanto disposto ed organizzato dal Comune (http://www.comune.fossano.cn.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=36724). L’intera area di cautela sarà interdetta al traffico e la circolazione vietata a piedi e con qualunque altro mezzo. Dalle 8 alle 14 circa sarà interdetto anche il traffico aereo.
Anche la stazione ferroviaria della città rimarrà chiusa, fino al termine delle operazioni di messa in sicurezza. Ingente il numero degli operatori degli enti coinvolti impegnati direttamente sul territorio, tra i quali 200 volontari di Protezione Civile. Sarà allestito un punto di accoglienza presso la palestra di via Cherasco e attivato un servizio navetta a partire dalle 6.15 fino alle 7.30.
In questo momento la bomba è già stata ingabbiata in una struttura che domenica 19 sarà riempita d’acqua per ridurre l’impatto di un’eventuale esplosione. Le ragioni di queste precauzioni vengono proprio dalle dimensioni dell’ordigno, sganciato nel 1944 da un bombardiere americano su quella che, in tempo di guerra, era una fabbrica di munizioni, obiettivo decisamente strategico. Il dispositivo da 227 Kg di esplosivo è notevolmente più grande di quella rinvenuta a Torino Lingotto la scorsa primavera che conteneva complessivamente 100 Kg di materiale esplodente. Per questo motivo, da protocollo, l’area soggetta a evacuazione o obbligo di restare in casa è più ampia e arriva fino al centro storico cittadino per un raggio di circa 1,850 km. L’operazione di disinnesco avviene comunque nelle condizioni di massima sicurezza.
Fonte: Provincia di Cuneo