In Italia la psoriasi, nota malattia della pelle cronica e debilitante, riguarda circa 1,5 milioni di persone con diversi livelli di gravità. Pur trattandosi di una malattia non trasmissibile, è una patologia che ha enormi strascichi in termini emotivi, causando imbarazzo e difficoltà a vivere delle relazioni sociali normali. La colpa è, principalmente, delle evidenti lesioni alla pelle che la psoriasi genera: placche più o meno estese in zona del corpo visibili, che generano una condizione di insicurezza e di vergogna.
Ebbene, mentre si cercano ancora delle soluzioni efficaci che possano affrontare il problema alla radice (non è ancora stato individuato un metodo per poter determinare le cause scatenanti), qualcosa si sta facendo per poter risolvere i problemi legati alla lesione della pelle.
In merito, potrebbe risultare utile sapere che un nuovo farmaco anticorpo monoclonale, approvato nel trattamento di prima linea della psoriasi a placche, il Secukinumab, è stato presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa a Milano, nella quale sono stati illustrati gli ottimi risultati raggiunti.
Stando a quanto affermato, il 44,3% dei pazienti coinvolti (circa 8.000) è arrivato alla guarigione totale delle lesioni della pelle, mentre il 50% delle persone ha ottenuto comunque una pelle più sana, con lesioni di lieve entità e comunque non fastidiose. Il farmaco verrà reso disponibile anche in Italia attraverso una confezione che contiene siringhe monouso, conferendo dunque ai pazienti la possibilità di autoiniettarselo. Distribuito da Novartis, è approvato anche per la cura dell’artrite psoriasica e della spondilite anchilosante.