Diagnosi precoce Alzheimer: è possibile ottenere informazioni sui rischi grazie ad un nuovo test sull’olfatto
Un semplice test sull’olfatto – ovvero sulla effettiva capacità di riconoscere e di identificare gli odori – potrebbe essere in grado di definire il rischio di Alzheimer, addirittura con un anticipo di dieci anni sulla comparsa dei sintomi. È quanto emerge da recenti studi, secondo i quali, tra l’altro, è del tutto possibile identificare la neurodegenerazione che sta alla base di questa patologia: sappiamo molto bene quanto l’Alzheimer possa essere una malattia invalidante non solo per chi ne è affetto – che va incontro a crisi di identità causate dallo smarrirsi dei ricordi – ma anche per tutti coloro che stanno accanto agli ammalati.
Secondo la ricerca portata avanti da alcuni scienziati americani, è del tutto possibile sviluppare un metodo per evitare l’insorgenza della patologia o, almeno, ritardarne lo sviluppo. È possibile farlo grazie al riconoscimento di tutti i sintomi dell’Alzheimer, che possono presentarsi sulla persona molti anni prima dell’insorgenza della patologia, anche se ciò che sta alla base di questa malattia – la neurodegenerazione – è riscontrabile dieci anni prima della perdita di memoria.
Lo sostengono gli scienziati del Dipartimento di Neurologia dell’MGH, che sono riusciti anche ad evidenziare come un semplicissimo test sull’olfatto e sulla capacità di riconoscere gli odori, possa individuare maggiori probabilità di ammalarsi per una persona.