Sembrava un ricordo ormai lontano e passato quello delle strade vuote e le serrande abbassate ma, purtroppo, tutto è tornato.
Con il nuovo DPCM che ha decretato l’ingresso del Piemonte fra le altre delle regioni in zona rossa, l’incubo è tornato: lockdown.
A dire la verità, è un lockdown molto più leggero rispetto a quello di marzo e aprile ma, vedere quasi tutte le piccole attività chiuse, è davvero un colpo al cuore.
Pochi infatti i negozi aperti, ovvero alimentari e farmacie. Praticamente nessuna persona a passeggio se non qualche padrone con il suo cagnolino. Solo qualche runner movimenta un po’ le strade cittadine.
Ad essere onesti però, la situazione in Piemonte ed anche a Cuneo, stava diventando troppo grave.
A darne la conferma il reparto Covid dell’Ospedale della città capoluogo della Granda: “I posti sono praticamente finiti, sarà un inverno molto lungo e di sofferenza”.
Infatti il ritmo che la curva dei contagi aveva preso a Cuneo, era troppo elevato per poter pensare di non intervenire.
Il numero di positivi per ogni 100 mila abitanti è ad oggi uno dei più alti d’Italia e dunque la zona rossa non poteva che essere l’ovvia conseguenza.
Ovviamente, nonostante sia giusto, questo nuovo lockdown rischia di far fallire tantissime attività commerciali.
I primi giorni di zona rossa quindi hanno riportato indietro nella memoria a soli 6 mesi fa.
Traffico inesistente ovunque, scuole medie e superiori chiuse e conseguentemente Bus scolastici e non praticamente vuoti.
Le poche persone in giro, uscite per fare la spesa o per far fare i bisognini ai propri cagnolini, sembrano essere terrorizzati ed impazienti di tornare a casa.
Sarà così per almeno un altro mese, sperando che questi sacrifici servano a ritornare ad una semi normalità.