Nella scorsa giornata di sabato 20 giugno 2020 i sindaci dei vicini comuni di Cerretto Langhe, Isasca, Marsaglia, Sambuco, Trezzo Tinella e Valloriate ( mentre il sindaco di Roascio ha delegato il sindaco di Marsaglia), si sono ritrovati precisamente alle ore 11,30 a Cuneo all’interno della famosa piazza Galimberti.
Si tratta dei rappresentanti dei comuni italiani piemontesi scelti per l’offerta commerciale relativa all’installazione futura del 5G, che hanno aderito alla nuova giornata nazionale di mobilitazione unitaria, promossa dall’associazione nazionale Alleanza Italiana Stop 5G.
E’ stata fortunatamente pacifica dai toni pacati e, per quanto possibile, nel pieno rispetto delle norme anti contagio da Covid-19.
La protesta si è tenuta di fronte al balcone dal quale nel 1943 Duccio Galimberti tenne la sua più celebre orazione, considerato di fatto l’atto di nascita della resistenza italiana anti fascista.
Il sindaco di Marsaglia e presidente dell’ANPCI Franca Biglio ha poi affermato:
“Anche i sindaci dei piccoli Comuni sono dei ‘resistenti’ nel tutelare, in particolare, la salute dei loro cari cittadini dai quali sono stati eletti direttamente e con i quali mantengono un contatto quotidiano raccogliendone aspettative e necessità”.
Il sindaco di Marsaglia e presidente dell’ANPCI Franca Biglio ha poi affermato:
“Anche i sindaci dei piccoli Comuni sono dei ‘resistenti’ nel tutelare, in particolare, la salute dei loro cari cittadini dai quali sono stati eletti direttamente e con i quali mantengono un contatto quotidiano raccogliendone aspettative e necessità”.
Infatti tutti questi rappresentanti delle istituzioni scesi in piazza lamentano di non essere stati “mai stati interpellati” e “rivendicano rispetto, confronto democratico, libertà, sinonimo di autonomia organizzativa, gestionale, decisionale per fare bene il bene della loro comunità“
Inoltre, continuano durante il loro discorso: ” Non possiamo accettare imposizioni di sorta. Pertanto, in qualità di organo di governo del territorio e autorità sanitaria locale, riaffermiamo di attenerci al principio di precauzione e prevenzione a difesa della salute pubblica”.
Anche nel capoluogo quindi, anche se al momento non interessato dalla sperimentazione, si sta discutendo da mesi sui possibili rischi per la salute dei cittadini legati all’ultimo salto in avanti della tecnologia telefonica, ovvero la rete 5G.
Anche nel capoluogo quindi, anche se al momento non interessato dalla sperimentazione, si sta discutendo da mesi sui possibili rischi per la salute dei cittadini legati all’ultimo salto in avanti della tecnologia telefonica, ovvero la rete 5G.