I vari blocchi del traffico imposti dalla Regione Piemonte per tamponare il problema inquinamento non stanno andando giù agli artigiani della città.
Dure le parole di Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “Tutte le mattine un artigiano cuneese si sveglia, si affaccia alla finestra per vedere che tempo fa e si chiede: potrò circolare e lavorare? Domani mattina sicuramente la risposta sarà negativa, visto l’ennesimo annuncio del blocco del traffico da parte della Regione. Insomma, la giusta lotta all’inquinamento prosegue con provvedimenti tampone. Come artigiani non intendiamo sopportare una simile improvvisazione in materia di mobilità“
Ovviamente, la protesta dei commercianti è scoppiata anche a causa delle difficoltà dovute al Lockdown conseguente alla pandemia di Covid-19.
Sempre Giorgio Felici ha quindi aggiunto: “Pmi, micro-imprese e artigiani vivono tra 1000 difficoltà: 3 mesi di lockdown, ingenti oneri fiscali e burocratici, liquidità meno di 0 e ripartenza lenta. Ora non possono e non devono chiederci di portare anche la croce della lotta all’inquinamento, che deve essere condotta adottando misure strutturali non solo in tema di mobilità. Su questo fronte non vediamo novità. Peccato che ora la situazione delle nostre imprese non è solo difficile, ma addirittura drammatica.”
Poi Felici si sofferma sulle piccole categorie nel dettaglio: “Giardinieri, idraulici, elettricisti: sono davvero tanti gli artigiani preoccupati dal dover subire un ulteriore grave danno economico. Ovviamente utilizzano il furgone come strumento di lavoro, per raggiungere i clienti o per fare delle consegne. Bloccarli vuol dire impedire loro di lavorare, e davvero pochi sono nelle condizioni di poter investire decine di migliaia di euro nell’acquisto di un nuovo ed ecologico mezzo di trasporto.”
La battaglia di Felici quindi non sembra che si fermerà a breve e ci sarà sicuramente un lungo dibattito a riguardo giovedì, durante l’incontro in Regione con l’Assessore Marnati.