Da Coldiretti Cuneo, in queste ore, è arrivato un nuovo segnale d’allarme, abbastanza grave.
Infatti, secondo gli ultimi conteggi, il settore della ristorazione è oramai KO in quanto rispetto allo scorso anno sono stati persi oltre 41 miliardi di euro, che non verranno mai più recuperati.
Questo dato, arriva nonostante durante la Vigilia di Natale e nel giorno di festa stesso ci sia stato un Record assoluto per le consegne a domicilio da parte di Bar, ristoranti ed agriturismi.
Proprio il dover stare chiusi nei giorni di festa e soprattutto il 31 dicembre, rischia però di dare il colpo di grazia ad un settore ormai quasi sul lastrico.
La perdita totale di questo anno nefasto nei confronti del 2019, è stata del 48%. Un crack che rischia di essere senza una via di ritorno e che rischia di far abbassare le saracinesche ad oltre 10 mila ristoratori.
Durante le festività natalizie, 1 consumatore su 10 ha preferito la consegna a domicilio. Questo ha dato una piccola mano al settore ma, come ovvio che sia, non è bastato.
Ad oggi, secondo i dati rilasciati da ConfCommercio, il 14.4% dei bar e dei ristoranti ha già chiuso, senza nemmeno attendere la fine di questo assurdo 2020.
Il dato che spaventa però, è che un altro 30% potrebbe decidere di chiudere nei prossimi 3 mesi.
Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo ha dichiarato:
“Gli effetti si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari di eccellenza, dal vino alla carne, dalla frutta alla verdura, dai salumi ai formaggi di alta qualità”
Dunque, ad essere colpiti, non solo i ristoratori o i baristi, ma anche chi questi li riforniva. Basta pensare che una nota casa di spumanti, viste le varie chiusure ha visto annullati oltre il 60% degli ordini.