Come sempre, le Festività di fine anno faranno registrare il massimo di domanda per quanto riguarda lo spumante italiano con picchi di 63 milioni di bottiglie stappate solo in Italia.
Secondo le stime di Coldiretti però quest’anno, causa le varie restrizioni che vietano feste e cenoni, ci sarà un calo del 15% rispetto allo scorso anno.
Le restrizioni che più hanno colpito il settore sono: lo stop a veglioni, alle feste private e la chiusura di ristoranti, bar e agriturismi per le misure anti Covid.
Nonostante tutto, più di 8 italiani su 10 (81%) non rinunceranno a fare un brindisi totalmente Made in Italy a fine anno, come riportato da un’indagine dell’Istituto Ixé.
Dunque i brindisi casalinghi proveranno a tappare le altre perdite, ma sarà impossibile.
Oltretutto gli effetti della pandemia si sono fatti sentire anche all’estero, dove si beve la grande maggioranza dello spumante italiano.
Per la prima volta si è registrato un calo del 4% delle esportazioni, secondo un’analisi di Coldiretti su dati Istat relativi ai primi 9 mesi dell’anno.
Il territorio piemontese è in pole position con la sua tradizione di grandi vini d’eccellenza ed etichette praticamente perfetti per i brindisi delle feste, con un ampissimo ventaglio di possibilità per tutti i tipi di consumatori: dall’Alta Langa al Moscato d’Asti, dall’Asti spumante all’Asti secco.
Il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo ha aggiunto: “È fondamentale, soprattutto quest’anno, incentivare il consumo di vino delle nostre colline per i brindisi per sostenere la produzione territoriale fortemente colpita dalla chiusura del canale Ho.Re.Ca. e dallo stop ai classici veglioni e cenoni delle feste, anche in casa. Quindi, in vista di Capodanno ed anche dei prossimi giorni festivi il consiglio di Coldiretti è di scegliere i prodotti del territorio acquistabili presso i mercati e i punti vendita aziendali Campagna Amica”.