Il Centro Disturbi del Comportamento Alimentare è stato definito dal Prof. Abbate-Daga, Ordinario di Psichiatria del Centro Pilota per i Disturbi del Comportamento Alimentare della Città della Salute e della Scienza di Torino, il fiore all’occhiello della sanità piemontese.
La consacrazione è avvenuta durante un meeting regionale tenutosi il 16 settembre, durante il quale il professore è stato chiaro: di meglio in Regione e forse in Italia non si trova nulla.
Negli anni infatti, si sono create nelle strutture varie linee per la cura di ogni singolo paziente in base alla propria patologia. Quasi come se ognuno avesse un proprio medico personalizzato, corredato da tutto lo staff (infermieri ecc)
Da sottolineare è come, nonostante i vari disturbi del comportamento alimentare si stiano complicando sempre di più, il Centro riesce ad aggiornarsi sempre senza lasciare mai nessuno indietro.
Le complicanze degli ultimi tempi, derivano dal fatto che le varie patologie (anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata ecc) possono presentarsi insieme nello stesso paziente con tempistiche diverse.
Per questo, è necessario un costante aggiornamento da parte degli operatori ed una particolare attenzione a tutte le sfaccettature di ogni paziente.
In questo, il Centro di Cuneo, al momento non è secondo a nessuno, tanto da far arrivare pazienti da tutta Europa.
Tante anche le innovazioni adottate dal personale sanitario.
Secondo gli ultimi studi infatti il condividere il momento del pasto, osservato dagli operatori, ha in sé una valenza terapeutica come il trattamento riabilitativo dopo il pasto è il complemento socializzativo di questa terapia.
Inoltre, a dare ancora più lustro al Centro, c’è il fatto che anche in piena pandemia, durante il Lockdown, l’Istituto è rimasto aperto, nono stante non fosse obbligato a farlo.
Questo perché i disturbi alimentari non si fermano mai, anzi, in situazioni di particolare stress possono peggiorare.