Punto cuneo

Bocciato automatismo: pro e contro della robotizzazione nelle aziende

Bocciato automatismo: pro e contro della robotizzazione nelle aziende che rischiano di soppiantare l’essere umano con le macchine

È decisamente bocciato l’automatismo nelle aziende. O meglio, lo è quando esso rischia di soppiantare gli uomini e la forza lavoro umana, con notevoli rischi per i lavoratori che potrebbero, proprio a causa dei robot, perdere il loro impiego (e la loro stessa indipendenza economica).

La robotizzazione sta diventando sempre di più una realtà attuale, al giorno d’oggi. Da un lato, la possibilità di delegare a delle macchine lavori pesanti può essere considerato come una realtà altamente positiva, e non è certo una novità: sin dall’invenzione dell’aratro, le macchine sono state viste come una opportunità i più non solo per la velocizzazione del lavoro, ma anche per rendere possibile l’alleggerimento di determinati ruoli che, in molti casi, rischiano comunque di rendere difficile e lento l’impiego dell’essere umano. Senza contare che al giorno d’oggi sarebbe quasi impensabile creare dei prodotti senza l’ausilio dei macchinari, che comunque rappresentano una possibilità di velocizzazione del lavoro non poco notevole.

Esiste però anche l’altra faccia della medaglia, ed è, senza dubbio, quella che sembra preoccupare di più. Perché in effetti, se da un lato è vero che le macchine possono aiutarci a velocizzare o a rendere più leggeri i lavori gravosi, dall’altro lato il rischio è che esse finiscano con il sostituire l’essere umano anche nei ruoli più semplici. E ciò si tradurrebbe in una società molto più produttiva, sì, ma anche più povera: sia perché si introduce il problema del costo delle macchine e della loro relativa manutenzione ordinaria e straordinaria, sia perché c’è il rischio di soppiantare l’essere umano e di non riuscire a garantire un posto di lavoro adeguato per tutti.

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